Mi manca il vulcano
mi mancano le ceneri,
le nuvole, le scale...
Mi mancano i fiori
i cui colori portano
gli oggetti siciliani.
Arriverò a Roma
con le lacrime negli occhi
con la speranza di ritornare
e anche di rivedere le tue spiagge...
Di fronte a me
le basse luci di Fata Morgana
rimasta sulla costa Calabra
terra dei miei antichi,
con lo spirito spinto fino al vuoto
le forze esaurite per l'altezza
amandoti nella paura
di tutti i tuoi drammi,
amando i tuoi paessaggi ripidi,
con il rumore della tua gente
e la tua musica pastorale:
ritmi di tamburelli e flaute
nel mio cuore
per sempre.
Dea Bea 2010